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Il mentoring si è stabilito negli ultimi anni come un’attività sempre più comune all’interno delle aziende. Ma qual è il significato di questo termine? Con mentoring si intende una relazione professionale e formativa in cui una persona più esperta, mentore, condivide le proprie competenze, esperienze e consigli con una persona meno esperta, mentee, per supportarne la crescita personale e professionale.
Il ruolo di un mentor è quello di incoraggiare lo sviluppo personale e professionale del proprio protetto attraverso la condivisione di conoscenze, competenze ed esperienze. Il rapporto di mentoring è costruito sulla fiducia reciproca, sul rispetto e sulla comunicazione, e coinvolge entrambe le parti che si incontrano regolarmente per scambiare idee, discutere i progressi e fissare obiettivi per un ulteriore sviluppo.
In questo articolo vediamo il significato di mentoring, i principali vantaggi del mentoring, il ruolo di mentor e mentee ed infine una modalità innovativa: il reverse mentoring.
Nel precedente paragrafo abbiamo visto il significato del termine mentoring. In questo vogliamo dare visibilità ad alcune iniziative e percorsi di mentoring e orientamento che le aziende possono mettere in atto per supportare i professionisti più giovani.
Un mentore può aiutare un giovane professionista a identificare il percorso più adatto in base ai suoi punti di forza, o supportare una persona che ha appena ottenuto una promozione nel gestire le nuove responsabilità. Ad esempio, un manager senior può affiancare un neoassunto per guidarlo nei primi mesi di onboarding.
Il mentoring è spesso usato per rafforzare abilità specifiche: dalla gestione del tempo alla comunicazione efficace, dal public speaking alla leadership. Un mentor esperto in project management, per esempio, può insegnare a un mentee come gestire un team distribuito su più paesi.
Attraverso il confronto regolare, il mentee può riflettere sui propri obiettivi, ricevere feedback costruttivo e acquisire maggiore fiducia. Un esempio tipico è quello del mentoring per lo sviluppo della leadership femminile, in cui le professioniste imparano a riconoscere e valorizzare il proprio contributo.
Il mentoring è un ottimo strumento nei programmi di inclusione: può aiutare persone provenienti da culture diverse, oppure nuovi ingressi aziendali, a sentirsi parte del gruppo. Per esempio, alcune aziende assegnano un mentore ai nuovi dipendenti internazionali per aiutarli a orientarsi nei valori e nelle dinamiche locali.
Nei periodi di transizione — come un cambio di ruolo, una riorganizzazione aziendale o un passaggio da dipendente a libero professionista — un mentore può offrire chiarezza, confronto e strumenti pratici. Ad esempio, un imprenditore con anni di esperienza può aiutare una startup a evitare errori comuni nelle prime fasi di crescita.
Il mentor è un professionista esperto che condivide conoscenze, competenze e visione per supportare la crescita personale e professionale del mentee. Non è un insegnante in senso stretto, ma piuttosto una guida ed un punto di riferimento per il giovane lavoratore.
Il mentee è la persona che riceve supporto e che si impegna attivamente nel percorso di sviluppo con il mentor. Non si tratta di un ruolo passivo: il successo del mentoring dipende anche dall’atteggiamento e dalla motivazione del mentee.
Essere mentor è una delle opportunità di sviluppo più preziose ed efficaci che si possano offrire ai dipendenti. Avere la guida, l'incoraggiamento ed il supporto di un mentor fidato ed esperto può fornire alla persona un'ampia gamma di vantaggi personali e professionali, che in ultima analisi portano a un miglioramento delle prestazioni sul posto di lavoro.
Per i mentee, alcuni vantaggi chiave del mentoring in aziendale includono:
Il mentoring è più di una semplice condivisione di consigli, conoscenze e intuizioni. La relazione offre vantaggi reciproci ai mentori che vogliono investire il loro tempo nello sviluppo di un altro professionista.
Oltre alla soddisfazione personale di condividere le proprie competenze e la propria esperienza con un discente volenteroso, il coinvolgimento nel mentoring offre anche alcuni vantaggi tangibili che possono premiare i mentor dal punto di vista professionale.
Tra i principali vantaggi per i mentor ci sono:
Per i datori di lavoro, investire nel mentoring aziendale è un modo utile per sviluppare e promuovere il talento e per mantenere impegnati i manager più esperti e competenti. Oltre al trasferimento di conoscenze e competenze aziendali, il mentoring aiuta a sviluppare una pipeline di futuri leader che comprendono le competenze e le attitudini necessarie per avere successo all'interno dell'azienda.
Per i datori di lavoro, investire nel mentoring aiuta a:
Il mentoring tradizionale non è l’unica opzione. Negli ultimi anni, modalità di mentoring differenti si sono affacciate nel mondo del lavoro. Una di queste è il reverse mentoring: un approccio innovativo in cui il rapporto tradizionale mentor–mentee si inverte: un professionista più giovane o con competenze più recenti, che riguardano ad esempio digitale o sostenibilità, assume il ruolo di mentor, mentre un professionista senior, spesso in posizioni manageriali o dirigenziali, assume il ruolo di mentee.
Questo modello nasce dall’esigenza, sempre più diffusa nelle aziende, di ridurre il gap generazionale favorendo uno scambio ed accelerando l’innovazione.
Come abbiamo visto in questo articolo, il mentoring è un’attività importante con benefici per professionisti senior e junior. Contribuisce al miglioramento del clima aziendale, allo scambio tra generazioni differenti ed all’innovazione dell’azienda stessa.
Con mentoring si intende una relazione professionale e formativa in cui una persona più esperta, mentore, condivide le proprie competenze, esperienze e consigli con una persona meno esperta, mentee, per supportarne la crescita personale e professionale.
Il reverse mentoring è un approccio innovativo in cui il rapporto tradizionale mentor–mentee si inverte: un professionista più giovane o con competenze più recenti, che riguardano ad esempio digitale o sostenibilità, assume il ruolo di mentor, mentre un professionista senior, spesso in posizioni manageriali o dirigenziali, assume il ruolo di mentee.
In questo ruolo approndiamo il termine mentoring:
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