Persone in sala conferenze ascoltano una presentazione.

La formazione manageriale è un elemento imprescindibile per tutte le aziende che vogliono affrontare con successo le sfide che un panorama di mercato sempre più competitivo e variegato offre loro. Più del 50% dei CEO a livello globale, infatti, sottolinea la mancanza di competenze come reale ostacolo per la capacità di innovazione di un’azienda: la formazione aziendale è una soluzione ottimale, che porta l’azienda a una crescita continua in termini di sviluppo di nuove competenze.

I piani di formazione dei manager

A livello di organizzazione aziendale, i piani di formazione di figure manageriali sono una delle aree di investimento formativo maggiormente rilevanti. L’obiettivo, infatti, è far sì che i dirigenti siano pronti a sostenere le sempre nuove sfide messe in campo dal contesto economico-sociale nonché capaci di proiettarsi nel futuro verso innovazioni sia di prodotto che di processo.

Infatti, contrariamente a quanto si pensa, anche le figure apicali necessitano di formazione continua e di attività di training aziendale con l’obiettivo di valorizzare e accrescere le proprie skill manageriali. In un panorama competitivo in continua evoluzione, investire sulla formazione manageriale è una scelta strategica sia per il singolo che per l’intera azienda che in questo modo ha la possibilità di stare al passo con le evoluzioni e i trend di mercato con i seguenti vantaggi:

  • Aumento della qualità del lavoro: essere costantemente aggiornati sulle novità di settore, permette di avere tutti gli strumenti necessari per svolgere la propria professione in maniera sempre più approfondita e attenta, innalzando la produttività e la qualità delle attività dell’intera azienda.
  • Incremento della competitività: avere la possibilità di formarsi in maniera specifica nel proprio settore significa arricchire il proprio profilo in termini sia di competenze acquisite che di competitività nei confronti delle aziende operanti nella stessa area di business.

La formazione sulle competenze trasversali

Se apparentemente le competenze trasversali sono legate ad abilità non legate in maniera specifica ad un ruolo professionale, negli ultimi anni stanno assumendo sempre più importanza all’interno di profili manageriali. Infatti, uno degli obiettivi chiave della formazione di figure altamente qualificate è lo sviluppo delle cosiddette soft skill. Ma di che cosa si tratta esattamente?

Le soft skill sono l’insieme di conoscenze, abilità e caratteristiche personali fondamentali per gestire correttamente una richiesta o una questione in ambito organizzativo. Inoltre, permettono di relazionarsi correttamente con gli altri e di affrontare in maniera efficiente eventuali problemi. Si tratta, dunque, di risorse relazionali e metodologiche di un individuo come la capacità di comunicazione, di lavorare in team nonché di adattarsi al cambiamento.

La formazione in ambito soft skill è fondamentale per ruoli professionali di alto livello come i manager, che si trovano frequentemente a gestire situazioni complesse e un gran numero di risorse, necessitando di doti di leadership, di teamwork e orientamento al risultato.

Manager di successo

La formazione aziendale costituisce un punto di partenza fondamentale per diventare manager di successo. I manager, infatti, non sono solo un componente del team di lavoro, ma una figura chiave per quanto riguarda il management ovvero la guida e la direzione delle risorse verso gli scopi e gli obiettivi dell’organizzazione.

Per questo motivo la formazione dei dirigenti deve occuparsi sia di competenze legate al presente dell’azienda che al suo futuro, verso la ricerca e l’innovazione, coprendo le seguenti aree di competenza:

  • Gestione dei collaboratori: si tratta della principale skill di un manager e un’area di importanza strategica per un’impresa. La formazione continua in questo ambito permette di condurre efficacemente le proprie risorse per gli obiettivi operativi nell’ottica di una crescita sia personale che professionale allineata ai valori aziendali.
  • Gestione dei cambiamenti: è una tipologia di formazione generalmente rivolta ai top manager ovvero figure apicali che necessitano di gestire in maniera efficace e strutturata progetti di innovazione e cambiamento in azienda. I temi principali sono legati all’ambiente socio-economico in cui è collocata l’impresa e in che modo quest’ultima può trovare leve o resistenze al cambiamento.
  • Gestione dei conflitti: come affermato in precedenza, il manager ha il compito chiave di prendere decisioni e di gestire le risorse. In concreto, ciò significa compiere scelte frutto di negoziazioni tra diverse parti ovvero gestire conflitti e trattative tra i vari attori in gioco.

I manager sono figure qualificate e dalle competenze specializzate, altamente richieste nelle aziende di ogni dimensione e settore.

Il manager non è un semplice componente di un team di lavoro, ma una figura professionale che svolge specifiche attività gestorie in una posizione di collaborazione del tutto particolare. Infatti, all’interno dell'azienda o in un ente, ha la responsabilità del processo di definizione e del perseguimento di determinati obiettivi, anche detto management.

Del resto, il buon funzionamento del sistema aziendale è garantito dal comportamento e dall’esempio di dirigenti e manager, nonché dall'apprezzamento che hanno i dipendenti dei propri superiori. 

Pertanto, la formazione manageriale è un aspetto fondamentale per le figure dirigenziali e per i manager, responsabili del team e alle quali è richiesto il costante aggiornamento circa le novità del settore di appartenenza. Ciascuna attività di aggiornamento e miglioramento professionale è infatti indirizzata al miglioramento della produttività propria e del team. 

Come costruire relazione in Smart Working

Lo Smart Working - noto anche come lavoro agile - è una filosofia manageriale basata sui principi di flessibilità e fiducia che sono accordati ai membri del team che, di conseguenza, hanno la possibilità di svolgere le proprie attività lavorative senza recarsi presso gli uffici. 

Spesso accostato a termini quali work-life balance e welfare aziendale, lo Smart Working promuove un approccio orientato agli obiettivi. Tenere sotto controllo la produttività del lavoro dei collaboratori è un compito che, soprattutto per le figure dirigenziali, può essere più complicato quando viene concessa la modalità di lavoro agile. 

Gestione delle deadline 

Come garantire, quindi, il rispetto delle scadenze e delle deadline senza rinunciare all’apporto personale e alla costante condivisione di idee? È necessario che il manager effettui un passaggio da una modalità di controllo basata sulla presenza ad un approccio basato sui risultati raggiunti nei tempi condivisi. 

Per farlo è fondamentale che il dirigente imposti e coltivi un rapporto di reciproca fiducia con i collaboratori, gestendo in maniera trasparente, efficiente e costante la comunicazione con essi. A questo proposito è opportuno sfruttare tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, differenziandoli in base al livello di formalità della comunicazione. 

Gli strumenti per costruire un rapporto di fiducia con la formazione manageriale  

  • Posta elettronica: le comunicazioni tramite e-mail sono perfette per condividere scadenze e aggiornamenti sullo stato di avanzamento di un progetto, nonché per fornire suggerimenti pratici o richiedere modifiche. 
  • Videoconferenza: è uno strumento fondamentale che permette di instaurare o mantenere un rapporto umano tra dirigente e collaboratore. Da questo punto di vista si suggerisce di alternare le semplici telefonate alle video call. 
  • Chat: è un mezzo che deve essere usato con parsimonia, ma che - se adoperato in maniera corretta - può contribuire alla creazione di un rapporto personale tra i due membri del team. 

Formazione manageriale per gestire ed interagire con i clienti in Smart Working

La comunicazione ricopre un ruolo di fondamentale importanza solo in un contesto di collaborazione con gli altri membri del team, ma soprattutto nelle interazioni con i propri clienti. Sebbene possano essere fatte delle distinzioni in base al settore d’attività, è opportuno ricordare che la gestione dei partner è un aspetto che non deve essere sottovalutato, soprattutto quando è richiesta un’interazione in Smart Working

Adottare alcuni comportamenti diventa fondamentale  

  • Distinguere le modalità di comunicazione: in base alla seniority del cliente e al rapporto con esso è opportuno differenziare i canali comunicativi. Effettuare una chiamata sul telefono aziendale è una prassi che consente di mantenere il rapporto vivo senza risultare invadente, mentre la videochiamata è preferibile quando c’è un grado maggiore di confidenza.
  • Chiamare durante gli orari lavorativi: sebbene lo Smart Working garantisca maggiore flessibilità di orari, tuttavia è preferibile mettersi in contatto telefonicamente con il proprio cliente durante i cosiddetti orari d’ufficio. 
  • Non perdere occasione per interagire: lo smart working non deve essere l’occasione per allenare i rapporti tra fornitore e cliente, ma al contrario può essere un’evenienza per poter far sentire la propria vicinanza. 
  • Mantenere l’umore alto: è opportuno ricordare che, spesso, i clienti hanno bisogno di essere rassicurati - soprattutto in determinati periodi. Pertanto, è preferibile mantenere un umore positivo e proattivo, senza lasciarsi andare al pessimismo. 

Costante Follow Up ed interazione continua

Lavorare in Smart Working, grazie alla flessibilità insita in questa filosofia manageriale, può costituire l’occasione per mantenere un’interazione continua e puntuale

In particolare, è opportuno ricordare l'importanza di fornire continui follow up: mantenere un contatto diretto, dimostrare attenzione verso un progetto e mostrarsi partecipi del loro andamento è un elemento che permette a numerosi manager di distinguersi e fidelizzare il cliente. 

L'importanza del feedback è la base di ogni formazione manageriale 

Fornire continui feedback è molto importante anche nei confronti dei propri collaboratori che, in questo modo, non avranno la partecipazione di essere dei meri esecutori. Per aumentare la capacità di interazione tra manager e collaboratore è fondamentale che l’azienda si occupi di fornire tutti gli strumenti necessari ad entrambe le figure affinché possano comunicare adeguatamente. 

Computer con processori adeguati, smartphone aziendali nonché uno spazio di condivisione in Cloud (da Google Docs ai software per la gestione di progetti come Basecamp) sono solo alcune delle alternative che un’azienda deve valutare per mettere tutti i membri del team nella condizione di poter collaborare in maniera proficua, duratura e senza perdite di tempo. che consentono di monitorare i progressi delle attività, entrare in contatto con referenti aziendali e pianificare progetti da remoto.

Sii aperto al confronto ed alla condivisione anche in Smart Working

Per essere un buon manager non bisogna confondere i concetti autorità ed autorevolezza: infatti lo stile direzionale prevede non solo la capacità di far raggiungere determinati obiettivi al proprio team, ma presuppone una mentalità “illuminata” e lungimirante. 

È importante ricordare, quindi, quanto sia fondamentale non solo condividere e motivare al raggiungimento dei risultati, ma anche condividere una visione di come poterlo fare concretamente. Il clima di lavoro, anche in Smart Working, deve essere di reciproca e proficua organizzazione delle attività nel rispetto della flessibilità che questa filosofia manageriale suggerisce.

Summary

La formazione manageriale è fondamentale per aumentare la produttività del lavoro. Formazione manageriale e soft skill possono aumentare produttività del lavoro? Ecco l'articolo sulla formazione manageriale.

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