Job-hopping strategia vincente o rischio per la tua carriera

È credenza comune che cambiare lavoro frequentemente potrebbe danneggiare la nostra carriera, ma è davvero così?

Forse in passato, quando la ricerca di un nuovo lavoro era più complicata e la lealtà era una delle qualità più ricercate nei dipendenti, ma il mercato del lavoro odierno è cambiato.

Cambiare lavoro con frequenza sta diventando sempre più comune. Infatti, secondo il nostro report Talent Trends, quasi la metà dei professionisti (48%) che ha iniziato l’attuale lavoro nel 2022 sta attivamente cercando un nuovo ruolo.

Quindi, è diventato meno "pericoloso" per le prospettive di carriera cambiare frequentemente? E come sapere quando è il momento giusto per cambiare?

In questo articolo, cerchiamo di rispondere a queste due domande e scopriamo cosa pensano realmente i datori di lavoro riguardo al job-hopping.

A cosa è dovuto il trend del job-hopping?

L'aumento del job-hopping può essere attribuito a due fattori principali: l'avanzamento tecnologico e il lavoro da remoto. Questi due elementi insieme, hanno creato un ambiente completamente nuovo per chi cerca lavoro.

Grazie a Internet e telefoni cellulari, chi cerca lavoro ha ora accesso immediato alle opportunità di lavoro tramite notifiche, mail e app di messaggistica. Questo ha reso il processo di ricerca di lavoro più agevole che mai.

La nuova cultura post-pandemica e il lavoro da remoto hanno incentivato le persone intenzionate a cambiare a cogliere la giusta occasione non appena si mostra. Una nuova realtà significativa che continuerà ad alimentare la mobilità del mercato del lavoro

Un cambiamento di mentalità

Oltre al 48% dei professionisti che ha cambiato lavoro negli ultimi 12 mesi, ma comunque in ricerca attiva di un nuovo ruolo, il 9% sarebbe disposto a cambiare ruolo per il lavoro giusto e il 19% afferma di non cercare attualmente un nuovo ruolo ma non lo escluderebbe. È chiaro che le persone oggi si concentrano nel cogliere opportunità quando si presentano.

La facilità nel trovare, candidarsi, discutere e sostenere colloqui per nuovi ruoli è uno dei motivi dell'aumento del job-hopping, ma anche la mentalità nei confronti del lavoro e l'evoluzione delle aspettative dei lavoratori sono fattori significativi. I professionisti si aspettano ora che i loro datori di lavoro soddisfino le loro aspettative, che si tratti di equilibrio tra lavoro e vita privata, opportunità di sviluppo di carriera o retribuzione, e si sposteranno altrove se ritengono che il datore di lavoro non sia all'altezza.

È interessante notare che il nostro studio dimostra anche che molti lavoratori hanno adottato un approccio transazionale al lavoro: tutto si riduce ad un semplice compromesso: “Cosa ricevo” rispetto a “Cosa offro”. I professionisti stanno sostituendo i tradizionali benefici emotivi del lavoro, come la passione, l'appartenenza e il senso di scopo, con quelli della loro vita personale, come la famiglia, gli amici e le comunità.

È evidente che molte persone non cercano più nel loro lavoro una realizzazione emotiva, il che potrebbe spiegare perché la lealtà sta diventando meno comune e il job-hopping la norma.

Cosa pensano realmente i datori di lavoro del job-hopping?

I datori di lavoro riconoscono che il mercato del lavoro e le aspettative dei dipendenti stanno cambiando e che ci sono vantaggi nell’avere un mix di professionisti che cambiano frequentemente lavoro e di persone che restano per periodi più lunghi nei loro team.

La verità è che il mondo del lavoro moderno ha spazio per entrambe le mentalità, con le loro diverse attitudini e caratteristiche che contribuiscono a creare team più solidi e diversificati. Mentre in passato, i cambi frequenti di lavoro potevano essere considerati poco affidabili, i datori di lavoro ritengono ora che una persona possa cambiare frequentemente senza per questo palesare mancanza di affidabilità.

Quando le persone trovano il posto di lavoro giusto, con un datore di lavoro moderno, nuovi amici, flessibilità lavorativa e relazioni positive con i loro responsabili, restano in azienda. E se non rimangono, non è necessariamente un problema: i dipendenti con un curriculum più vario possono avere un impatto più forte e portare maggiori novità.

Nel mondo del lavoro moderno, le aziende riconoscono che professionisti che hanno ricoperto ruoli diversi in passato apportano un insieme di vantaggi diverso da coloro che preferiscono rimanere più a lungo, ma non per questo meno utile.

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Summary

Molti pensano che il job-hopping sia un atteggiamento negativo per la propria carriera. In realtà il mercato del lavoro è cambiato e con esso il modo in cui i datori di lavoro intendono la carriera.

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