Come migliorare il tuo equilibrio vita-lavoro

Molti professionisti fanno ancora fatica a superare le loro convinzioni e le loro abitudini profondamente radicate in merito agli orari di lavoro. Cosa serve per liberarsi da questi schemi e raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata più sostenibile e gratificante? 

Il raggiungimento di un migliore equilibrio tra priorità professionali e personali si riduce a una combinazione di riflessività - ovvero mettere in discussione le ipotesi per aumentare la consapevolezza di sé - e ridefinizione del ruolo. È importante notare che si tratta di un ciclo in cui dobbiamo impegnarci continuamente, man mano che le circostanze e le priorità evolvono. Questo ciclo si compone di cinque fasi distinte:

1 - Riflessione

Fai un passo indietro e chiediti: cosa mi sta causando stress o insoddisfazione? In che modo queste circostanze influenzano il mio modo di lavorare e di impegnarmi nel mio lavoro? Che impatto hanno sulla mia vita personale? A cosa sto dando priorità? Cosa sto sacrificando? Cosa si sta perdendo? Solo dopo aver fatto una pausa mentale e aver riconosciuto questi fattori si può iniziare ad affrontarli.

Se spesso è un evento importante della vita - come la nascita di un figlio - a farci riflettere, è possibile fare una pausa e iniziare a ripensare alle proprie priorità in qualsiasi momento. Anche se ad alcuni professionisti possono andare bene lunghe giornate di lavoro, prendersi il tempo per riflettere su queste domande e riconoscere i compromessi che si sono fatti (intenzionalmente o meno) è utile per chiunque voglia scoprire modi alternativi di lavorare e vivere.

2 - Attenzione alle emozioni

Dopo aver aumentato la consapevolezza della tua situazione attuale, esamina come ti fa sentire quella situazione. Ti senti soddisfatto? La comprensione razionale delle decisioni e delle priorità che guidano la tua vita è importante, ma altrettanto importante è la riflessività emotiva, cioè la capacità di riconoscere come una situazione ti fa sentire. La consapevolezza del proprio stato emotivo è essenziale per determinare i cambiamenti che si vogliono apportare al proprio lavoro e alla propria vita.

3 - Ridefinizione delle priorità

L'aumento della consapevolezza cognitiva ed emotiva ti fornisce gli strumenti necessari per guardare in prospettiva futura e determinare le priorità da modificare. Chiediti: Cosa sono disposto a sacrificare e per quanto tempo? Se, ad esempio, ho dato priorità al lavoro rispetto alla famiglia, perché ritengo che sia importante dare questa priorità alla mia vita? È davvero necessario? È davvero inevitabile? Quali rimpianti ho già e quali rimpiangerò se continuerò a seguire la mia strada?

Le nostre priorità, infatti, spesso cambiano più velocemente delle nostre abitudini quotidiane. Per ricercare un equilibrio più positivo tra lavoro e vita privata è necessario ridefinire le priorità di impiego del proprio tempo in modo da allinearsi alle vere priorità.

4 - Valutazione delle alternative

Prima di optare per una soluzione piuttosto che per un’altra, rifletti innanzitutto sugli aspetti del tuo lavoro e della tua vita che potrebbero essere diversi per allinearli meglio alle tue priorità. Ci sono aspetti del lavoro che vorresti vedere cambiati? Quanto tempo vorresti dedicare alla famiglia o agli hobby? Migliorare la propria situazione richiede tempo e sperimentazione.

5 - Attuazione dei cambiamenti

Infine, una volta riconosciute le tue priorità e considerate attentamente le opzioni che potrebbero aiutarti a migliorare, è il momento di agire. Questo può significare un cambiamento "pubblico" - qualcosa che sposta esplicitamente le aspettative dei tuoi colleghi, come l'assunzione di un nuovo ruolo che sia meno impegnativo in termini di tempo - o un cambiamento "privato", in cui modifichi i tuoi modelli di lavoro senza necessariamente cercare di cambiare le aspettative dei tuoi colleghi.

Sia i cambiamenti pubblici che quelli privati possono essere strategie efficaci, a patto che siano attuati in modo sostenibile. Per quanto riguarda i cambiamenti privati, ciò può significare imporsi dei limiti (ad esempio, scegliere di non lavorare la sera, nei fine settimana o durante le vacanze - e attenersi a tale decisione), oppure rifiutare le richieste tipicamente associate al proprio ruolo (ad esempio, nuovi progetti o richieste di viaggio, anche se si sente la pressione di accettarli). Per quanto riguarda i cambiamenti pubblici, piuttosto che limitarsi a dire al proprio supervisore che si desidera avere più tempo libero o orari più flessibili, ottenere il sostegno di mentori, partner e colleghi o, ancora meglio, fare domanda formale per una nuova posizione interna o per un programma di lavoro flessibile, porterà ad un cambiamento più duraturo.

Sei in cerca del giusto equilibrio vita-lavoro e stai valutando il tuo prossimo passo di carriera? Dai un’occhiata alle nostre offerte di lavoro, potresti trovare il tuo prossimo impiego!

Summary

La FOMO, Fear Of Missing Out, condiziona molti professionisti, che hanno sempre più difficoltà a staccare dagli impegni lavorativi e finiscono così per compromettere un sano equilibrio vita-lavoro. In questo articolo vediamo qualche consiglio per migliorare il tuo equilibrio vita-lavoro.

In cerca di lavoro?

Trova le migliori opportunità sul nostro sito.

Candidati ora
Resta aggiornato!
Ricevi una mail settimanale e rilancia la tua carriera!

I più popolari