La recente pandemia globale ha messo a dura prova molte aziende italiane che si sono dovute rapportare con limitazioni ed eventuali cali di produzione. Tuttavia, le moderne imprese italiane hanno attuato strategie concrete ed intelligenti per superare questa crisi, in particolare facendo affidamento all’occupazione sostenibile. Vediamo tre casi esemplari di gestione del capitale umano nelle aziende italiane.

L’importanza del capitale umano nelle aziende

Per “capitale umano” si intendono tutte quelle abilità, competenze e conoscenze che ciascun lavoratore possiede e offre alla sua azienda. Tali fattori contribuiscono alla crescita e alla ricchezza di un’impresa, la quale è in grado di fare sue le peculiarità di ciascun individuo in nome dell’eclettismo dell’intera azienda.

Tra le capacità fondamentali individuabili in un buon capitale umano, è possibile individuare le capacità peculiari del lavoratore, l’abilità di innovazione e la possibilità di creare relazioni positive tra i colleghi.

Tutti questi elementi stabiliscono un’atmosfera propositiva nel contesto lavorativo e, quindi, contribuiscono in maniera vantaggiosa alla produttività e alle performance economiche delle aziende.

Tre esempi ammirevoli di aziende italiane

Una buona gestione del capitale umano contribuisce allo sviluppo dell’intera azienda. Per tale ragione, alcune imprese italiane hanno applicato soluzioni e strategie innovative per far fronte alla crisi causata dalla recente situazione sanitaria.

Sacmi, azienda imolese con circa 4.600 dipendenti in tutto il mondo, pone particolare attenzione su temi quali l’investimento in nuove tecnologie, la formazione dei propri dipendenti per l'acquisizione di nuove competenze e la garanzia di sicurezza del proprio posto di lavoro - il 96% dei dipendenti è a tempo indeterminato.

In particolare, durante la pandemia, questa azienda si è impegnata a fornire circa 17.200 ore di formazione ai propri dipendenti e a rideterminare l’impresa investendo su nuovi modelli organizzativi. Tale strategia ha consentito alla Sacmi di non dover rinunciare a nessuno dei propri dipendenti, nonostante la crisi.

Un secondo esempio è rappresentato da Camst Group, il cui principale obiettivo è lo sviluppo sostenibile, secondo quanto previsto dall’Agenda Onu 2030. Infatti, tale impresa ha preso la decisione di compiere un bilancio di sostenibilità del 2020 attraverso una ricognizione fotografica, rendendo, così, i propri dipendenti protagonisti di tale analisi.

Il loro impegno circa la sostenibilità è dimostrato ulteriormente da diversi progetti che hanno messo in atto:

  • il patto con Hera per il riutilizzo dei rifiuti organici prodotti dalla ristorazione per la produzione di biometano;
  • la startup Sfridoo per il riutilizzo di attrezzature da cucina;
  • la collaborazione con Last Minute Market e Too Good To Go per combattere lo spreco alimentare.

Infine, è degno di nota anche il caso di Bper Banca, la quale ha dimostrato il suo impegno per la gestione intelligente del capitale umano e per la sostenibilità tramite la sottoscrizione dei Principles for Responsible Banking dell’Unep-Fi e la creazione di un Comitato Sostenibilità.

Con tali iniziative, attestano la loro volontà di intraprendere un percorso di sviluppo sostenibile e un’attenzione particolare al valore dei propri dipendenti. Infatti, hanno affermato la loro attenzione per temi quali la gender equality, il welfare, la formazione digitale e il supporto ai propri dipendenti nel periodo della pandemia. 

Dunque, questi casi dimostrano come sia fondamentale investire sullo sviluppo sostenibile della propria azienda e sulla valorizzazione del capitale umano per uno progresso etico e solidale.

Summary

Il capitale umano nelle aziende moderne è oggi molto importante tra le tematiche HR. Ecco perché

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