La flessibilità non è più un privilegio

Stiamo assistendo alla più profonda trasformazione della cultura del lavoro dai tempi di Internet.

Esplora Talent Trends, l'indagine globale sul talento più completa. Scopri i nuovi paradigmi del mondo del lavoro, in cui i professionisti chiedono uno stipendio competitivo, flessibilità, avanzamento di carriera e una cultura aziendale a loro affine. I nostri dati rivelano una trasformazione del mercato del lavoro e i datori di lavoro devono ripensare e ricalibrare le loro strategie di retention in linea con il cambiamento della forza lavoro. Per costruire strategie di successo per trattenere ed attrarre talenti in questo nuovo paradigma, è necessario che i datori di lavoro abbiano le informazioni più complete a disposizione.

Possiamo definire questi cambiamenti come "La Rivoluzione Invisibile", con implicazioni significative per i datori di lavoro - nei valori, nella mentalità e nel rapporto con il lavoro delle persone.

Tra questi cambiamenti vi è sicuramente la flessibilità. Scopri come sta evolvendo la flessibilità in azienda e il parere dei professionisti in questo articolo.

È importante essere flessibili sulla flessibilità

I professionisti di talento chiedono modelli di lavoro maggiormente flessibili. L’esperienza della flessibilità sul lavoro deve essere però personalizzata, perché le preferenze e le esigenze dei professionisti sono estremamente differenti.

Dal nostro report Talent Trends emerge come la flessibilità sia un aspetto importante a tutti i livelli: di età, seniority, settore e mansione. Gli aspetti più importanti della flessibilità che i professionisti hanno segnalato sono:

Flessibilità e settimana lavorativa di 4 giorni: com’è vista dai professionisti?

La flessibilità offerta dall’azienda è ormai considerata dai professionisti come standard, non come un’opzione che aiuta l’azienda a distinguersi. Per questo la flessibilità necessita di una mentalità fuori dagli schemi, che stimoli l’impatto che i dipendenti sperimentano e percepiscono ogni giorno.

Sebbene la settimana lavorativa di quattro giorni possa sembrare una scelta anticonformista o difficilmente applicabile, permette di riconfigurare l’esperienza del dipendente e ne ridefinisce il benessere.

Questo accordo di lavoro alternativo, che sta prendendo piede soprattutto in alcune aree del mondo, emerge poiché attribuisce la massima fiducia ai dipendenti nel gestire la produttività e il rendimento. Così facendo, mette benessere ed equilibrio tra lavoro e vita privata al centro della cultura aziendale in modo autentico.

Dal nostro report Talent Trends emerge come sia i dipendenti che i datori di lavoro condividano una visione simile sulla settimana lavorativa di quattro giorni, concordando sul fatto che apporti maggiore produttività, benessere e consenta all’azienda di attrarre nuovi professionisti.

Si tratta chiaramente di una soluzione ancora poco diffusa, ed è per questo difficile avere benchmark rilevanti sull’efficacia o meno di questa strategia.

La flessibilità è considerata uno standard dai professionisti

Diverse aziende mostrano ancora una tendenza a promuovere una flessibilità relativamente generica come elemento caratterizzante per il loro personale e i potenziali nuovi assunti.

Come abbiamo però visto poc'anzi, al fine di sfruttare la flessibilità come attributo distintivo, le aziende dovrebbero adottare una prospettiva più audace, simile a quella della settimana lavorativa di quattro giorni.

Questa modalità rappresenta una delle sfide più rilevanti nell’ambito della flessibilità lavorativa: richiede un cambiamento nella valutazione delle performance dei professionisti da parte delle aziende.

Dando una semplice occhiata ai siti di recensioni aziendali, come Glassdoor, vediamo che vi sono ancora numerosi leader che, in modo intenzionale o inconsapevole, misurano i contributi giornalieri dei propri team in base al numero di ore lavorative, al numero di giorni passati in ufficio e persino alla frequenza con cui viene impostato lo stato di “Non al computer”.

Oggi si rende necessaria una trasformazione culturale del lavoro che ponga valore sul dipendente e ne definisca il merito in base alla qualità del suo lavoro, non al percorso seguito per raggiungerlo.

La flessibilità non può più costituire l’unico tratto distintivo della cultura aziendale, poiché viene considerata la norma dai professionisti di talento, non più un privilegio.

La nuova flessibilità del mondo del lavoro

Il panorama lavorativo è stato definitivamente trasformato. Le aziende che adottano un approccio dirompente, abbracciando la flessibilità come una strategia aziendale anziché limitarsi a tollerarla, avranno l’opportunità di beneficiare di un notevole incremento nella fidelizzazione del personale.

In questo contesto, la trasformazione della mentalità aziendale è essenziale. Significa non solo adattarsi alla flessibilità, ma abbracciarla pienamente, riconoscendone il valore strategico. Le aziende che interiorizzano questo concetto saranno in grado di attrarre e trattenere professionisti di alto livello.

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Summary

I professionisti considerano oggi politiche di flessibilità come diritto universale, non più un privilegio. Per questo, per attrarre e trattenere i migliori talenti, è fondamentale che le aziende implementino strategie di flessibilità innovative.

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