Professionista tech della Gen Z con capelli scuri ed occhiali che lavora al pc

In sintesi

La Gen Z sta trasformando i luoghi di lavoro nel settore tech con aspettative chiare su comunicazione, purpose, flessibilità, benessere e retribuzione equa. Queste esigenze non sono nuove, ma ciò che cambia è quanto la Gen Z sia determinata nel richiederle, fattore che rende impossibile per le aziende ignorarle. Il loro forte focus sta cambiando il modo in cui le aziende tech assumono, spingendole a offrire ruoli più flessibili e orientati allo sviluppo. Comprendere queste priorità è essenziale per attrarre e trattenere i professionisti tech del domani.

Ecco cosa aspettarsi dall’articolo:

  • Aspettative della Gen Z: trasparenza, cultura orientata allo scopo e flessibilità sono imprescindibili.
  • Comunicazione e leadership: cercano comunicazioni rapide e oneste, e una leadership etica.
  • Strumenti e ambiente di lavoro: l’accesso a strumenti moderni ed il supporto per la salute mentale è essenziale.
  • Crescita professionale: percorsi di carriera chiari e lavoro significativo allineato ai loro valori.
  • Sfide per i datori di lavoro: gestire il burnout e adottare l’IA in modo responsabile.
  • Strategie vincenti: modelli di lavoro flessibili, apprendimento continuo e cultura orientata allo scopo.

Perché le aspettative della Gen Z stanno rimodellando la cultura del lavoro tech

Il report Talent Trends Spotlight Technology offre un quadro chiaro. Dopo aver intervistato 5.000 professionisti tech in tutto il mondo, il messaggio è evidente: tutte le generazioni danno priorità a flessibilità, purpose, benessere e retribuzione competitiva.

Ma una fascia d’età si distingue.

Entro il 2030, Gen Z e Millennials rappresenteranno circa il 74% della forza lavoro globale. Per questo, è fondamentale avere chiaro quali sono i need di questa generazione.

Come evidenziato da Le Monde, le richieste di questi professionisti stanno spingendo le organizzazioni a rivedere norme consolidate. Le aspettative non sono nuove: la differenza risiede nella chiarezza e nella sicurezza con cui vengono espresse.

Nel settore tech, dove trasparenza e velocità sono parte della cultura, i benefit standard non bastano più. Le persone cercano cambiamenti significativi e duraturi, e la Gen Z è in prima linea.

Etichette come “infedeli” o “ribelli” non colgono il punto. I professionisti di oggi valorizzano il lavoro con uno scopo, il riconoscimento equo e una cultura che tuteli il benessere. Sono semplicemente meno disposti a scendere a compromessi.

La vera domanda per le organizzazioni non è se adattarsi, ma quanto velocemente possono farlo.

4 sfide per i datori di lavoro con la Gen Z nel tech, e come superarle

1. Ambizione vs. burnout: bilanciare la crescita con il benessere

I giovani talenti tech sono molto ambiziosi. Il report mostra che circa il 40% punta a una promozione nei primi anni. Ma non a qualsiasi costo: molti sono pronti a rinunciare se la scalata compromette la salute mentale.

Il 50% afferma che rifiuterebbe una promozione se danneggiasse il proprio benessere. E tra gli over 50, questa percentuale sale al 57%. Per la Gen Z, non si tratta di rallentare, ma di ridefinire il concetto di successo.

Insight chiave: Nel tech, dove le scadenze sono strette e l’IA evolve rapidamente, il burnout è un rischio reale. I datori di lavoro devono supportare la crescita con dialoghi regolari sugli obiettivi, formazione per i manager nel riconoscere i segnali di stress e misure preventive come orari flessibili.

2. Basta scuse: perché flessibilità e strumenti moderni sono indispensabili

I team tech spesso lavorano su fusi orari diversi e si affidano a configurazioni da remoto. Per la Gen Z, orari flessibili e politiche remote-first non sono benefit, ma elementi essenziali.

Le nostre ricerche mostrano che l’87% dei professionisti tech Gen Z è aperto a nuove opportunità. La loro presenza attiva su LinkedIn, GitHub e forum tech spinge le aziende a muoversi rapidamente. Cresciuti tra startup e progetti open source, si aspettano strumenti moderni e flussi di lavoro efficienti, e non tollerano sistemi obsoleti che li rallentano.

Questa mentalità orientata al digitale sta davvero trasformando la cultura della leadership. Le aziende possono rispondere a queste aspettative creando innovation lab focalizzati sull’AI etica e adottando una comunicazione trasparente, ad esempio con town hall regolari per costruire fiducia.

Avendo utilizzato strumenti digitali fin da giovani per gestire progetti personali e apprendere nuove competenze, per loro processi rigidi e tecnologie datate sono un ostacolo inaccettabile. Come riporta il recente Mobile Reality Survey: “La Gen Z non vuole perdere tempo a combattere con sistemi vecchi. Vuole lavorare in modo più smart, non più duro.”

Insight chiave: Per soddisfare queste aspettative, i datori di lavoro devono puntare ai risultati più che alle ore lavorate, offrire strumenti che semplificano il lavoro, come assistenti AI per la programmazione e ambienti cloud-based, e coinvolgere la Gen Z nelle decisioni sugli strumenti di lavoro. Con il giusto supporto, i team diventano più produttivi, coinvolti e fedeli all’azienda.

3. Oltre lo stipendio: l’importanza del purpose per la Gen Z al lavoro

Anche se la retribuzione resta importante, quasi la metà dei candidati Gen Z la indica come fattore chiave, il nostro Talent Trends Spotlight Technology rivela che il 67% si dichiara soddisfatto della propria retribuzione attuale, una percentuale superiore rispetto alle altre generazioni.

Ciò che davvero favorisce la fidelizzazione a lungo termine è il sentirsi allineati con la mission dell’azienda. Questa generazione presta grande attenzione a temi come lo sviluppo etico dell’AI, la protezione dei dati, la sostenibilità delle infrastrutture tecnologiche e la trasparenza della leadership

Insight chiave: i dipartimenti tech devono dimostrare ogni giorno il proprio impegno, adottando pratiche inclusive, roadmap di prodotto trasparenti e un reale coinvolgimento nella community. Devono creare spazi per dare voce alle persone, comunicare con regolarità i progressi verso obiettivi etici e di sostenibilità, e garantire che la leadership sia responsabile. Quando la Gen Z percepisce che la missione aziendale è concreta, è molto più propensa a rimanere e crescere all’interno dell’organizzazione.

4. Ripensare la retention abbracciando la mobilità

Il mondo tech è dinamico, e la Gen Z riflette questa realtà anche nelle proprie aspettative di carriera:

  • Il 72% prevede di lasciare il proprio ruolo attuale entro tre anni

  • Solo il 7% intende restare oltre i cinque anni

Per la Gen Z, cambiare ruolo non è un segnale di disonestà, ma una scelta strategica per sviluppare competenze, affrontare nuove sfide e generare un impatto concreto. Questa mentalità rappresenta un cambiamento più ampio nel modo in cui i giovani professionisti definiscono il successo: apprendimento continuo e crescita contano più della permanenza a lungo termine in un’unica azienda.

Insight chiave: i giovani talenti tech sono più disposti di ogni altra generazione a esplorare nuove opportunità. Piuttosto che puntare sulla durata della permanenza in azienda, i leader dovrebbero creare ambienti in cui ogni ruolo offra impatto reale e possibilità di crescita. Sostenere questa vision aiuta ad attrarre e trattenere i talenti ambiziosi della Gen Z.

Strategie concrete per attrarre i talenti della Gen Z

Le aspettative di questa nuova generazione sono chiare, e le aziende tech si trovano davanti a una scelta: adattarsi in modo autentico o rischiare di perdere i migliori talenti.

Definire percorsi di carriera trasparenti e specifici per il mondo tech

Traccia una roadmap chiara dalla posizione junior alla leadership, con obiettivi di competenze e percorsi di mentoring. Dai priorità alla gestione dello stress e alla prevenzione del burnout.

Integra la flessibilità nei modelli di lavoro

Favorisci il lavoro asincrono e una pianificazione basata sulla fiducia. Fornisci strumenti cloud moderni che permettano una collaborazione fluida da qualsiasi luogo.

Collega ogni ruolo ad una mission

Mostra in che modo ogni posizione contribuisce a obiettivi come AI responsabile, open-source o sostenibilità. Condividi i progressi e invita al feedback.

Fornisci ai team strumenti moderni ed efficienti e opportunità di apprendimento continuo

Stack tecnologici obsoleti aumentano il turnover. Adotta strumenti di sviluppo supportati dall’AI e promuovi la formazione continua, elemento chiave per la fedeltà e la mentalità di crescita della Gen Z.

Normalizza il supporto alla salute mentale nella cultura tech

Promuovi policy per orari sostenibili, giornate dedicate al benessere mentale e un dialogo aperto. Fai del benessere una pratica quotidiana, non solo una policy.

Stai cercando professionisti per la tua azienda? 

La voce della Gen Z nel mondo tech è chiara e ben visibile. Recruiter e manager la percepiscono ogni giorno sui social, nelle community di sviluppatori e attraverso cicli di feedback sempre più rapidi.

Le aziende tech che trattano salute mentale, flessibilità, purpose e crescita come semplici “checklist” rischiano di perdere rapidamente i talenti migliori.

Il futuro appartiene ai datori di lavoro che sapranno rispondere con urgenza, autenticità e integrità alle aspettative di questa generazione, trasformando l’ambiente di lavoro non solo per la Gen Z, ma per l’intero panorama tecnologico in evoluzione.

Se vuoi approfondire come questi cambiamenti influenzeranno il futuro, esplora il nostro report Talent Trends oppure contattaci: possiamo aiutarti ad attrarre e trattenere i migliori talenti tech.

Summary

La Generazione Z dà priorità a purpose, flessibilità e benessere, spingendo le aziende tech a rivedere modelli di lavoro e leadership.

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